AUTORE: Sergio Collado
12 luglio 2016
Jeff Koons, l’artista più quotato del momento
Dalle avanguardie artistiche alla Pop Art: cos’è precisamente l’arte contemporanea? Forse abbiamo qualche dubbio sulla risposta, visto che spesso quest’arte ricorda un po’ troppo da vicino gli oggetti di uso comune… Pensate se all’improvviso prendeste un orinatoio o la latta di una conserva e li metteste in un museo dicendo che come per magia questa è arte. Be’ non sareste certo i primi a farlo, vi hanno preceduto, rispettivamente, Marcel Duchamp e Andy Warhol. Ora Jeff Koons, l’artista del momento, prosegue su questa linea con la mostra che ha inaugurato nella Newport Street Gallery di Damien Hirst a Londra.
Hirst lo conosciamo come l’enfant terrible dei nuovi artisti britannici, che negli anni Novanta fece impennare –non senza una bella dose di marketing– la Saatchi Gallery di Londra (vi ricordate lo squalo immerso in formaldeide? Era suo).
Per quanto riguarda Jeff Koons, bisogna conoscerlo se si vuole essere aggiornati in fatto di arte. Infatti, questo americano della Pennsylvania (1955) è l’artista più quotato dei nostri giorni e come si può leggere su Wikipedia, “nelle sue opere risaltano l’uso del kitsch e la loro frequente monumentalità”. La sua arte ci offre uno sguardo sul quotidiano attraverso una lente d’ingrandimento: il suo universo creativo è quello di una realtà aumentata.
Come Warhol, anche Jeff Koons ha una miriade di aiutanti nelle sue officine che si occupano di realizzare le sue opere. Opere che, come vediamo in questa mostra antologica, possono essere pupazzi gonfiabili del canarino Titti o di aragoste, enormi montagne di plastilina, aspirapolveri semplicemente appoggiati a una parete, giocattoli su larga scala…
Insomma, minimalista nelle idee e Neo-pop nell’estetica, come possiamo osservare nel suo Puppy al Guggenheim di Bilbao. Interessante o banale? Bravo o pessimo artista? Vi piace? Dategli un’occhiata e giudicate voi stessi!